Paga il quadruplo delle spese legali la Compagnia Assicuratrice che invece di pagare resiste in giudizio allo scopo di stancare la parte avversaria.

indexCon sentenza n.2428 del 7 depositata il 10 dicembre 2015 il Giudice Dott. Alessio Liberati del Tribunale di Tivoli condanna le compagnie assicuratrici al quadruplo delle spese legali per aver temerariamente resistito in giudizio.
Il caso tratta di risarcimento danni da sinistro stradale ai danni di un pedone investito da un’auto che procedeva ad alta velocità mentre attraversava la strada in un tratto privo di strisce.
A seguito della brusca frenata un’auto che sopraggiungeva tampona l’auto già incidentata spingendola a salire con la scocca sulla vittima.
Orbene, le compagnie assicuratrici invece di pagare il danno debitamente documentato dalla CTU decidono , senza alcuna prova in loro favore, di resistere in giudizio enfatizzando elementi del tutto trascurabili o addirittura equivoci (è sufficiente pensare che la strada non era dotata di trisce pedonali, sicchè non ha traversato “ al di fuori di strisce pedonali” ma in “ assenza di strisce pedonali”).
Per il Giudice Dott. Alessio Liberati, l’esistenza di un enorme contenzioso che vede soccombenti le compagnie assicuratrici è generato – con tutta evidenza- da intenti degafigatori delle compagnie assicuratrici stesse, nel palese tentativo di indurre le parti ad accettare somme inferiori al dovuto in tempi brevi o, al contrario, dover sottostare ai lunghi tempi della giustizia e, non da ultimo, al rischio di errori processuali.
Entrambe le compagnie assicuratrici, cui la responsabilità del danno per il Tribunale grava sulla prima auto al 95% e sulla seconda auto per il 5%, vengono condannate a pagare il quadruplo delle spese legali in favore della parte attrice, ex art. 96 uc cpc la cui ratio è quella di sanzionare strategie processuali dilatorie e strumentali allo scopo di ridurre le capacità di resistenza della parte avversaria .
 

Sentenza integrale:

Tribunale di Tivoli, sentenza n.2428 del 10 dicembre 2015