Archivio tag: sentenza

Paga il quadruplo delle spese legali la Compagnia Assicuratrice che invece di pagare resiste in giudizio allo scopo di stancare la parte avversaria.

indexCon sentenza n.2428 del 7 depositata il 10 dicembre 2015 il Giudice Dott. Alessio Liberati del Tribunale di Tivoli condanna le compagnie assicuratrici al quadruplo delle spese legali per aver temerariamente resistito in giudizio.
Il caso tratta di risarcimento danni da sinistro stradale ai danni di un pedone investito da un’auto che procedeva ad alta velocità mentre attraversava la strada in un tratto privo di strisce.
A seguito della brusca frenata un’auto che sopraggiungeva tampona l’auto già incidentata spingendola a salire con la scocca sulla vittima. Continua a leggere

La mancata ingiustificata partecipazione alla mediazione costituisce responsabilità aggravata e sanzionata ex art. 96 co.III° c.p.c. (Tribunale di Roma, sentenza 17.12.2015)

imgconciliazionecivileAddurre la pretesa ragione contro l’altrui torto non costituisce giustificato motivo per non aderire alla mediazione ma, una vera e propria miopia che ha comportato per Roma Capitale una pesante sanzione per responsabilità aggravata sanzionata ex art. 96 co III ° cui può seguire , trattandosi di Ente Pubblico, anche un danno erariale.

Con sentenza del 17 dicembre 2015 il Tribunale di RomaGiudice dott..Massimo Moriconi condanna Roma Capitale in persona del Sindaco pro tempore: Continua a leggere

La Mediazione obbligatoria ex d.lgs 28/2010 non può essere considerata un “adempimento formale” da liquidare al primo incontro con il manifestare la volontà di non dar seguito alla procedura obbligatoria.(Tribunale di Firenze, sentenza 15.10.2015)

sentenzeE’ compito del mediatore  verificare l’eventuale sussistenza di concreti impedimenti all’effettivo esperimento della procedura e non già quello di accertare la volontà delle parti in ordine alla opportunità di dare inizio alla stessa.

Presentarsi davanti al mediatore per limitarsi a Continua a leggere

Il Consiglio di Stato, definitivamente pronunciandosi, mette fine alla diatriba quinquennale tra sostenitori e detrattori del nuovo istituto della mediazione civile e commerciale.

imagesIl Consiglio di Stato, dopo ben cinque anni, scrive la parola “fine” chiarendo definitivamente certi aspetti interpretativi e polemici sollevati dall’avvocatura che potrebbe, finalmente, far cessare la disputa tra sostenitori e detrattori dell’istituto della mediazione civile e commerciale obbligatoria.

Per il massimo Giudice amministrativo la legislazione sulla mediazione è rispondente ai principi costituzionali sotto tutti gli aspetti, le spese di avvio della mediazione sono sempre dovute, gli avvocati benché riconosciuti “mediatori di diritto” hanno obbligo di formazione, aggiornamento e tirocinio. Continua a leggere